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bio.
Curriculum vitae
Nato a Milano nel 1978 di origini Siciliane inizia il suo percorso artistico all’età di 16 anni con la compagnia stabile milanese Teatrosempre diretta da Rino Silveri e Piero Mazzarella con la quale collabora fino all’ ingresso all’Accademia nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” diplomandosi nel 2001. Lo stesso anno entra a far parte della “Nuova compagnia dei giovani del teatro Eliseo” di Roma dove interpreta Longaville in “Pene d’amor perdute” di W. Shakespeare con la regia di Marco Carniti . Nel 2002 avviene l’incontro con Franco Branciaroli e Claudio Longhi con cui collabora in “Cos’è l’amore” di F. Branciaroli in cui interpreta Antigone,“La peste” di Camus e “Edipo e la sfinge” di H.V. Hofmannsthal in un insolito Tiresia.
Nel 2004 partecipa al “Mercante di Venezia” di W. Shakespeare nel ruolo di Lorenzo al fianco dell’ultima interpretazione di Corrado Pani e lo stesso anno recita come coprotagonista insieme a Ottavia Piccolo in “Terra di latte miele” di Manuela Dviri in tournée in Italia e all’estero. Nel 2006 con Luca Ronconi collabora per un anno alla realizzazione di 2 dei 5 spettacoli allestiti per i giochi olimpici invernali a Torino prodotti dallo Stabile di Torino “Lo specchio del diavolo” di G. Ruffolo nel ruolo di Napoleone III e “Troilo e Cressida” di W. Shakespeare nel ruolo di Diomede. Nel 2007 fa parte della nuova compagnia degli attori permanenti del Teatro stabile di Torino e “L’Union des Théatres de l’Europe” dove partecipa con la regia di Walter Le Moli nell’Antigone di Sofocle, e ne “La folle giornata o il matrimonio di Figaro” di Beaumarchais interpretando il Conte Almaviva con la regia di Claudio Longhi.
Nell’estate 2007 partecipa alla Biennale di Venezia con “Il mare in catene” di Francesco Ventriglia Coreografo e danzatore della Scala di Milano con la drammaturgia di Stefano Ricci e Gianni Forte con cui ha già lavorato in “Troia’s discount” interpretando Dido (Didone).
Nel 2008 oltre che interpretare il ruolo del Capitano Rudolf Rheinard in “Processo aDio” al fianco di Ottavia Piccolo è tra i protagonisti de “L’onore e il rispetto” fiction prodotta da mediaset con la regia di Salvatore Samperi.
Nel 2009 partecipa all’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala con “ Carmen “ diretta da Daniel Baremboim con la regia di Emma Dante.
Nel 2010 è Romeo in “Romeo e Giulietta” regia di Alexander Zeldin con la “Compagnia Europea” per il Napoliteatrofestival in collaborazione con il National Theatre di Londra e nello stesso anno inizia la collaborazione con il teatro dell’Elfo di Milano partecipando ne “L’ultima recita di Salomè” di Oscar Wilde, in “ Il racconto d’inverno” di W. Shakespeare e "Improvvisamente l'estate scorsa" di Tennessee Williams.
In onda con altre serie TV sulle reti mediaset tra cui " Il peccato e la vergogna" e "Squadra antimafia" al cinema con " Good as you" e in "Magnifica presenza" di Ferzan Ozpetek inizia la colaborazione con l'I.N.D.A. Istituto Nazionale del Dramma Antico partecipando in " Antigone" regia di Cristina Pezzoli, "Donne in parlamento" regia Vincenzo Pirrotta, "Vespe" regia di Mauro Avogadro, "Medea" regia di Paolo Magelli e in "La pace" di Aristofane con la regia di Daniele Salvo . Dal 2012 si cimenta con testi contemporanei come ne " La pace perpetua" di Maiorga con la regia di Jacopo Gassman, ne " Il martedi' al Monoprix" di Darley un monologo rappresentato nelle principali citta' d'Italia e in "Aristofane show!" un one man show con la drammaturgia di Enrico Zaccheo, una divertente indagine sulla poetica del grande commediografo greco. Dopo essere stato Banquo al fianco di Franco Branciaroli nel Macbeth di W. Shakespeare al CTB di Brescia, nella stagione 2016/17/18/19 sarà l'interprete di Oberon/Teseo nello storico "Sogno di una notte di mezza estate" di W.Shakespeare del Teatro Elfo Puccini con la regia di Elio De Capitani e tra i protagonisti di "Afghanistan, il grande gioco" ed "Enduring Freedom" diretto sempre da De Capitani e Ferdinando Bruni. A marzo 2018 in una lunga tournée con Monica Guerritore è stato Michael di "Mariti e Mogli" di Woody Allen nei principali teatri d'Italia. Nella stagione 2019/20 insieme alla compagnia Eco di Fondo interpreterà Creonte in una riscrittura di Antigone, e il padre di "Dedalo e Icaro" drammaturgia di Tindaro Granata sul delicato tema dell'autismo oltre a interpretare Kent al fianco di Glauco Mauri nel Re Lear diretto da Andrea Baracco. Nella stagione 2021/22/23/24 con la regia di Elio De Capitani, sarà Stubb in "Moby Dick alla prova", Babur in "Guardie al Taj", l'avvocato Escobar in "La morte e la fanciulla" e Robert Dudley in "I corpi di Elizabeth".
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Il martedi al monoprix
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La regina Elisabetta I, l'unica donna non sposata a governare l'Inghilterra, regnò per quarantaquattro anni con astuzia, seduzione e intelligenza. Una mente fuori dal comune, una passione carnale fuori dal comune, una capacità di autocontrollo fuori dal comune le hanno consentito di sopravvivere a pericoli inimmaginabili.
Un testo incalzante e sorprendente, scritto per parlare al pubblico di oggi attraverso la lente di una vita unica, di un potere al femminile che ha dovuto sublimarsi nella condizione di Regina Vergine. Un allestimento ‘made in Elfo’ – dalla regia di De Capitani/Crippa, agli splendidi costumi di Ferdinando Bruni, alle scene di Carlo Sala – per quattro interpreti strepitosi, Elena Russo Arman, Maria Caggianelli Villani, Enzo Curcurù, Cristian Gianmarini.
Orson Welles a metà degli anni Cinquanta riscrive Moby Dick, il capolavoro di Melville, e ne fa un nuovo capolavoro, ugualmente epico e dal respiro shakespeariano. Nel 2022 viene portato al successo dell’Elfo, diretto da De Capitani che, nei panni di un Ahab «introverso e perduto nella sua ossessione», guida una ‘ciurma’ di magnifici attori e musicisti.
«Spettacolo, fatto di ombre e non di buio, di canti e non di urla (belle le musiche dal vivo di Mario Arcari), di senso dell’abisso più che di morte e di una regia nitida, semplice nei costumi (di Ferdinando Bruni), sorprendente nella scena finale della balena che non c’è ma che pure si vede, corale nella partecipazione dei bravi attori».